All'inizio di un percorso di investimento è cruciale preparare l'investitore per il lungo viaggio che sta per intraprendere.
Si tratta di un viaggio ricco di insidie che spesso non provengono direttamente dai mercati finanziari, la cui natura volatile è inevitabile, ma paradossalmente prevedibile.
Sembra incredibile a dirsi, ma la principale fonte di pericoli per l'investitore proviene... dall'investitore stesso, dalle "trappole" generate dalla sua mente ed infine dai conseguenti comportamenti messi in atto.
Sappiamo ormai fino alla nausea che la prima regola per investire è DIVERSIFICARE.
Quindi non concentrare tutto il denaro su poche azioni/obbligazioni ma utilizzare fondi comuni/etf che frazionano il rischio del nostro investimento, comprando per conto nostro migliaia di titoli finanziari diversi.
E' necessario poi diversificare anche i settori del mercato finanziario nei quali andremo ad investire: ogni classe di investimento (ad esempio Azioni Globali piuttosto che Titoli di Stato Italiani) si muove secondo proprie, specifiche logiche il cui andamento è spesso slegato (in gergo si dice "poco correlato") con altre classi di investimento.
Ma per molti investitori non è tutt'ora ben chiaro a cosa serva e come funzioni il concetto di investire diversificando, nè come sia cruciale valutare il proprio investimento nel corretto orizzonte temporale.
La maggior parte degli investitori a tal riguardo è naturalmente portata a commettere due rilevanti errori che rischiano seriamente di pregiudicare un percorso di investimento:
1) analizzare i propri investimenti sulla base di quanto si sta PROGRESSIVAMENTE guadagnando negli ultimi 3/6/12/18/24 mesi. In realtà può accadere che un portafoglio sia consecutivamente negativo per oltre due anni e presentare poi un ritorno interessante... soltanto dopo 5 anni.
2) cercare di INDOVINARE quale asset class tra le oltre 100 combinazioni disponibili sarà quella che nei prossimi 3/6/12 mesi performerà di più. Quest'ultima è purtroppo una logica più affine al mondo delle SCOMMESSE che a quello degli INVESTIMENTI.
Affrontando il mondo degli investimenti con queste due logiche non corrette, l'investitore si mette INEVITABILMENTE nelle condizioni di vivere una situazione psicologica di continua delusione, frustrazione e sfiducia via via crescente: tutte emozioni altamente nocive che rischiano seriamente di interrompere/compromettere il percorso di investimento impedendo all'investitore di raggiungere i propri obiettivi.
Con i 4 grafici che seguono (realizzati con la piattaforma professionale Fidaworkstation+) ed i brevi commenti allegati vorrei dunque portare evidenza:
-di come sia impossibile determinare con certezza l'asset class che performerà meglio in futuro
-di come sia possibile ridurre con relativa certezza la volatilità di un portafoglio
-di come un portafoglio meno volatile crei molta meno apprensione nell'investitore
-di come un investitore meno spaventato sia meno incline a vendere e realizzare perdite
-di come un investitore adeguatamente formato e preparato dal proprio consulente finanziario possa raggiungere nel tempo (non in 12/24 mesi!) i propri obiettivi di investimento
I grafici che seguono (cliccate su ciascuna immagine per leggere il commento) mostrano il comportamento tenuto da un "classico" portafoglio di investimento che ho chiamato "Ipotesi moderato" all'interno di 4 orizzonti temporali: due di 12 mesi e due di 5 anni.
Il portafoglio è così composto:
25% obbligazioni globali, 25% obbligazioni globali a cambio coperto, 35% azionario globale, 10% obbligazionario emergente, 5% obbligazioni europee breve termine