Italian book tour la newsletter di Arianna See you in Italy! Ci vediamo in Italia! |
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"Scrive sulla sabbia. Usa solo parole lasciate dalla marea." Una raccolta di poesie per gli amanti del mare e i naviganti senza pace. | | |
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Il 18 giugno parteciperò al Solstizio dei Poeti (evento della Biennale di Poesia) presentando la mia raccolta Occhi di mare (Puntoacapo). Una ventina di poeti, accompagnamenti musicali, interventi critici. Dalle 17.30 alle 22.30 al Complesso Monumentale di Santa Croce. | | |
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Un romanzo scritto sulla sabbia del deserto |
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"Era lì che, per la prima volta, aveva sperimentato la possente forza del vuoto geografico, quel non-luogo in cui è possibile, dicono i Boscimani, udire il canto delle stelle". Le impronte di Eva (Ensemble), tradotto dall'inglese da Stefano Gulmanelli.
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Ci vediamo il 1 luglio alle 18 sulla Terrazza del Fico da Tapullo (Via Portobello, Sestri Levante) per la presentazione di Le impronte di Eva. | | |
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Il 5 agosto presenterò, insieme al traduttore Stefano Gulmanelli, il romanzo Le impronte di Eva (Ensemble) in occasione della rassegna estiva organizzata dalla Società Economica di Chiavari | | |
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Le impronte di Eva è una storia che trasporta in un Sudafrica ferito dalle divisioni etniche retaggio dell’apartheid. Ne sa qualcosa Zoe, paleoantropologa afrikaner che ha dovuto fare i conti con la morte violenta del suo compagno. Ancora scossa e insicura, Zoe trova rifugio nel suo lavoro nel deserto del Kalahari. Ma nel deserto ritrova anche se stessa, confrontandosi con un modo di vedere la vita più vicino alla natura e alla sua magia che non richiede sempre di analizzarla e decifrarla secondo i criteri razionali di causa ed effetto cari alla mentalità occidentale." (Gloria Mattioni, scrittrice, autrice di California Sister (Atmosphere). | | |
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E' pronta la sceneggiatura/the screenplay tratta dal romanzo Le impronte di Eva. “Una storia di forti rapporti umani nella natura selvaggia tra Sudafrica e Namibia." | | |
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Un libro che segna la fine di un'epoca. Mentre sempre più frontiere si chiudono e diventano motivo di conflitto, cinque scrittori raccontano il loro modo di essere "transculturali" dialogando con Arianna in una sorta d’immaginario salotto letterario sulle rive del Bosforo, all’incrocio tra Europa e Asia. | | |
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Arianna Dagnino è cresciuta in riva al mare, in Liguria, tra Genova e Sestri Levante; in seguito ha vissuto a Londra, Mosca, Boston e Johannesburg prima di trasferirsi sulle rive di un oceano ad Adelaide, in Sud Australia, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Sociologia e Letteratura comparata. Attualmente insegna all’Università della Columbia Britannica a Vancouver, su un'altra sponda oceanica. Come scrittrice bilingue (in italiano e in inglese) ha esplorato una molteplicità di generi letterari. Tra i suoi libri, il romanzo Le impronte di Eva (Ensemble, Roma 2022), ispirato ai cinque anni trascorsi in Sudafrica come giornalista, Il quintetto d'Istanbul (Ensemble, Roma, 2021), racconto romanzato degli incontri con cinque scrittori incontrati sulla frontiera transculturale, I nuovi nomadi (Castelvecchi), e Uoma (Mursia), una proiezione futura sull'incontro tra uomo e macchina. | | |
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Qui sopra, la baia di Portobello a Sestri Levante, il mio rifugio ligure |
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