Oli help newsletter #3 | Maggio 2023 | Le funzioni esecutive spiegate |
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Ciao! Benvenuto/a nel mondo di Oli! Sia che tu sia spinto/a dalla curiosità o dalla necessità, siamo entusiasti che sia entrato/a a far parte della nostra crescente community di genitori e caregiver che hanno a cuore un futuro più inclusivo per i loro figli. Sappiamo che fare il genitore è il lavoro più gratificante del mondo, ma, ammettiamolo, a volte anche il più impegnativo. È qui che entriamo in gioco noi. Siamo qui per aiutare i molti genitori che affrontano quotidianamente le problematiche comportamentali dei propri figli. Molti bambini hanno difficoltà relazionali ed emotive che condizionano pesantemente la loro vita di ogni giorno, perché il modo in cui pensano e agiscono è differente da quello dei propri coetanei neurotipici. Eppure proprio il pensare differentemente, una volta diventati adulti, può rivelarsi un superpotere. Oli help comprende le difficoltà e le unicità di questi bambini, e per questo è in grado di migliorare sensibilmente la qualità del tempo speso in famiglia, rendendo le dinamiche di interazione tra genitori e figli più costruttive e armoniose. Stiamo sviluppando strumenti concreti per rendere più consapevoli e proattivi i genitori, per consentirgli di generare un impatto trasformativo sulle vite dei propri figli e creare le condizioni perché possano valorizzare e accrescere la loro unicità. Nel frattempo, con le nostre newsletter, ci proponiamo di metterti a disposizione evidenza scientifica in maniera chiara, semplice e comprensibile, nonché consigli pratici per aiutarti ad agire differentemente. |
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La nostra terza newsletter parla del perché ci vuole un amministratore delegato per completare un noioso compito di scuola! Le funzioni esecutive, come la sequenza logica, la pianificazione a breve e a lungo termine, la risoluzione dei problemi, la valutazione dei rischi, la comprensione di cause ed effetti, l'autoregolazione (emozioni, linguaggio, comportamenti, ecc.) e la gestione della frustrazione, sono gestite dal cervello e sono estremamente importanti per il nostro modo di agire nel mondo. In questa terza newsletter vogliamo farti cogliere alcuni punti importanti: La corteccia prefrontale (CPF) è l'amministratore delegato del nostro cervello e della nostra vita, responsabile del funzionamento esecutivo; Si sviluppa lentamente, con un guizzo di crescita durante l'adolescenza e fino a circa 25 anni, spiegando perché da giovani prendiamo rischi che non oseremmo prendere ora da adulti; Barkley suddivide le funzioni esecutive in sette abilità chiave: consapevolezza di sé, inibizione, memoria del lavoro non verbale, memoria del lavoro verbale, autoregolazione emotiva, automotivazione, pianificazione e risoluzione dei problemi; Le patologie come l'ADHD influenzano le connessioni della CPF, per cui i bambini diagnosticati con questa condizione clinica avranno tipicamente difficoltà con molte, la maggior parte o tutte queste funzioni esecutive; Per esempio, un bambino con ADHD può avere difficoltà a rimanere concentrato su un lungo compito da svolgere a casa, ma può essere aiutato con strategie e supporto adeguati; La nostra guida "come ottenere la concentrazione" aiuterà la maggior parte dei genitori che temono di dover far completare ai propri figli un noioso compito a casa! |
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La corteccia prefrontale è l'amministratore delegato del nostro cervello ed è responsabile delle funzioni esecutive, ma richiede molto tempo per svilupparsi. Proprio come in un'azienda c'è qualcuno che è responsabile di tutto ciò che accade nell'impresa, anche il vostro cervello ha sua una parte che è fondamentalmente responsabile del tutto. Questa parte si chiama corteccia prefrontale (CPF) ed è responsabile delle funzioni esecutive. Abbiamo parlato di questa parte del cervello un paio di mesi fa nella newsletter sullo sviluppo cerebrale (troverete le newsletter che avete perso seguendoci su instagram @oli_help tramite il nostro link nella bio). La corteccia prefrontale è la parte del cervello posizionata direttamente dietro la fronte ed è quella parte del cervello che ci rende essenzialmente umani e ci distingue dagli altri mammiferi. È l'amministratore delegato del nostro cervello e della nostra vita. La CPF è generalmente responsabile di garantire che agiamo in modo appropriato nella società civile. Questo spiega perché non ci comportiamo tutti sempre da idioti! A seconda degli esperti a cui ci si rivolge, asseriranno che esistono da quattro a 12 funzioni esecutive. Anche se le categorie possono differire tra loro, la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che abilità come la sequenza logica, la pianificazione a breve e a lungo termine, la risoluzione dei problemi, la valutazione dei rischi, la comprensione di cause ed effetti, l'autoregolazione (emozioni, linguaggio, comportamenti, ecc.) e la gestione della frustrazione sono tutte gestite dalla CPF. E’ quindi evidente che si tratta di una parte del cervello piuttosto importante per il nostro modo di agire nel mondo. Il problema, tuttavia, è che richiede un tempo *molto* lungo per svilupparsi. Da neonati, è l'ultima parte del nostro cervello a svilupparsi, impiegando letteralmente anni. Come forse sai, il cervello dei bambini si sviluppa rapidamente nei primi anni di vita e poi la crescita si riduce lentamente intorno ai cinque anni. Sorprendentemente, però, la crescita non è ancora finita. In realtà, la CPF subisce un'altra forte crescita durante l'adolescenza e non smette di crescere e svilupparsi fino a circa 25 anni di età! Questa sfasatura nella crescita fino all'adolescenza/inizio dell'età adulta spiega perché da adolescenti prendiamo rischi e decisioni che da adulti non prenderemmo MAI! Non sappiamo tu, ma ci sono cose che abbiamo fatto a 17 anni che ci fanno diventare rossi dall'imbarazzo quando ci guardiamo indietro da adulti. Per quelli di noi che hanno adolescenti a casa, questo aiuta anche a spiegare alcune delle decisioni insondabili che prendono a volte... in questi corpi apparentemente adulti, fanno scelte e prendono decisioni come se fossero ancora piccoli! Dobbiamo ringraziare la crescita a scoppio ritardato della CPF! Non hanno letteralmente la capacità cerebrale. |
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L'ADHD e altri disturbi del neurosviluppo sono associati a funzioni esecutive più deboli. Alcuni disturbi, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e il disturbo dello spettro autistico (ASD), sono associati a differenze nelle connessioni della CPF. Si ritiene che nelle persone affette da ADHD e ASD, la CPF sia cablata diversamene da quella delle persone neurotipiche. Questa differenza di cablaggio fa sì che il cervello funzioni in modo diverso e spesso si traduce in funzioni esecutive meno ben regolate e controllate. Che cosa significa? Il dottor Russell Barkley, una delle massime autorità in materia di ADHD, spiega che le variazioni nei sintomi dell'ADHD sono attribuibili a differenze nelle funzioni esecutive. In poche parole, tutti i sintomi dell'ADHD sono essenzialmente l'incapacità di autoregolarsi in varie aree della vita (ad esempio, situazioni sociali, gestione di emozioni intense e mantenimento dell'attenzione). Barkley e il suo team suddividono le funzioni esecutive in sette abilità chiave: 1. Consapevolezza di sé In parole povere, si tratta della capacità di osservare e valutare il proprio comportamento, come, ad esempio, l’essere consci delle proprie azioni, di come sono percepite le nostre parole, di come si appare agli occhi degli altri, nella piena consapevolezza dell’effetto che abbiamo sugli altri. 2. Inibizione comportamentale Conosciuta anche come autocontrollo o, a volte, controllo degli impulsi. I bambini che hanno problemi in questo senso tendono a interrompere gli altri, a sbottare quando non è appropriato o a non riuscire a stare fermi sulla sedia quando ci si aspetta che lo facciano (ad esempio a tavola o in classe). I bambini che hanno questo tipo di problemi possono anche avere difficoltà a controllare i propri impulsi quando sono molto arrabbiati o frustrati, finendo con l’adottare comportamenti aggressivi come il colpire o rompere oggetti. 3. Memoria di lavoro non verbale S’intende qui la capacità di ritenere un qualcosa a mente nella vita di tutti i giorni. Si tratta, in sostanza, di immagini visive, cioè di quanto si riesca a proiettare qualcosa mentalmente. I bambini che hanno difficoltà in quest'area potrebbero, ad esempio, avere difficoltà ad eseguire calcoli matematici mentalmente – la ragione è che per loro è difficile tenere a mente numeri ed operazioni anche solo per un breve periodo di tempo. 4. Memoria di lavoro verbale A volte definita anche parola o discorso interno. La maggior parte delle persone considera questo il proprio "monologo interiore". Questa abilità è importante per seguire le istruzioni impartite a voce, soprattutto quelle esplicitate in più fasi. Quindi, se qualcuno ha problemi in quest'area, potrebbe dimenticare ciò che gli è stato chiesto di eseguire ancora prima di uscire dalla stanza o di iniziare un compito. Oppure potrebbe ricordare il passo finale ma non il primo, perché non riesce a ritenere bene in testa le informazioni verbali impartitegli.. 5. Autoregolazione emotiva I bambini che hanno problemi in quest'area provano spesso intense esperienze emotive e stati d'animo estremamente fluttuanti. Si tratta della capacità di servirsi delle quattro funzioni esecutive precedenti e di usarle per regolare il proprio stato emotivo. Ciò significa imparare a usare le parole, le immagini e la propria autoconsapevolezza per elaborare e modificare i sentimenti che si provano e il modo in cui si risponde a tali sentimenti. 6. Automotivazione Come noi adulti, i bambini devono essere in grado di motivarsi per eseguire un’azione come fare i compiti, pulire la stanza o le faccende domestiche. Ma i bambini che hanno problemi di automotivazione fanno più fatica degli altri a motivarsi, soprattutto quando non c'è una ricompensa immediata. 7. Pianificazione e problem solving Questa abilità si riferisce al modo in cui pianifichiamo le soluzioni ai nostri problemi, "giocando con" o elaborando le informazioni nella nostra mente per trovare soluzioni. Per i bambini, può trattarsi di una qualsiasi cosa, dal ricordare di portare la tuta da ginnastica a scuola per l'ora di educazione fisica al pianificare quando fare i compiti durante la settimana. |
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I bambini con ADHD hanno in media 3 anni di ritardo rispetto ai loro coetanei per quanto riguarda lo sviluppo delle funzioni esecutive. I bambini con ADHD hanno in genere difficoltà con molte, la maggior parte o tutte queste abilità chiave. A seconda del tipo di difficoltà affrontate, l'ADHD viene tipicamente classificato in uno dei tre sottotipi: ADHD con disattenzione predominante, ADHD con iperattività/impulsività predominanti e, per i bambini più fortunati e i loro genitori, ADHD di tipo combinato! Non è che i bambini con ADHD non siano in grado di fare queste cose, è solo che in genere hanno bisogno di un maggiore supporto esterno nella crescita. Le strategie che raccomandiamo sono fondate sulla conoscenza scientifica e sulla ricerca. Le nostre strategie mirano direttamente alle differenze nelle funzioni esecutive quando si tratta di bambini con ADHD. I compiti a casa sono un classico esempio di un’attività che può essere eccezionalmente impegnativa per i bambini con ADHD: richiedono infatti tutte e sette le abilità di cui sopra, TUTTE ALLO STESSO TEMPO! Non c'è da stupirsi quindi che possano essere fonte di una tale frustrazione non solo per i bambini stessi, ma anche per noi genitori e caregiver che li vediamo sforzarsi (e magari li incitiamo, li lusinghiamo ed intanto ci strappiamo i capelli - o siamo solo noi a provare tutto cio’?). Dov'è l'amministratore delegato quando ce n'è bisogno?! |
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Come far concentrare un bambino su un'attività che non lo entusiasma Ecco quindi la nostra guida in 5 passi per spronare l'amministratore delegato che esiste già in ogni bambino e far sì che si concentri: 1. Assicurati che il bambino si aspetti l'attività, altrimenti avvisalo per tempo. Anche la tempistica è importante! La creazione di una routine regolare elimina la fatica di decidere se e quando fare un'attività. 2. Prima di iniziare un'attività che richiede attenzione e concentrazione, è bene muoversi! L'attività fisica può aiutare il bambino ad affrontare il compito: qualche salto, la corda o una corsa…! 3. Suddividi l'attività in step più piccoli o in blocchi di tempo per il tuo bambino, in modo che possa affrontarla più facilmente! Ausili visivi come checklist, planner e timer aiutano a rendere visibili i progressi. 4. Assicurati di programmare delle pause e di attenerti al piano quando si tratta di farle! Brevi pause programmate (ad esempio 5') aiuteranno il bambino a aiuteranno il bambino a raggiungere il completamento, mentre saltarle potrebbe allungare le sofferenze! 5. Ricordati che sei lì per aiutare: fai tu il primo passo, fatene un altro insieme e punta all'autonomia del bambino solo successivamente (a volte molto, molto tempo dopo!). Non dimenticare di riconoscere la sfida e di lodare lo sforzo! Abbiamo molti altri consigli pratici da condividere, ma sappiamo che questa newsletter è stata più lunga e impegnativa del solito, quindi seguici su instagram per approfondire e saperne di più!Abbiamo molti altri consigli pratici da condividere, ma ci siamo impegnati ad un testo leggibile in solo 7 minuti, quindi assicurati di seguirci su Instagram e rimani sintonizzato! |
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