AZIONI, IMMOBILI, DEBITO PUBBLICO E RIFORMA DEL CASTASTO
Nell'ambito della gestione dei patrimoni, ci sono alcuni aspetti che spesso sfuggono agli occhi dei non addetti ai lavori.
Spesso infatti ci si concentra su valori facilmente ed immediatamente misurabili come i prezzi di azioni ed obbligazioni le quali, quotate su mercati regolamentati più o meno liquidi, grazie alla tecnologia moderna esprimono ogni secondo, minuto o giorno un valore in continuo cambiamento. La maggior parte della nostra "attenzione finanziaria" tende a concentrarsi nella rilevazione delle variazioni % che si verificano di minuto in minuto, di settimana in settimana sui prezzi degli asset finanziari (i grafici di Moneyweek non fanno eccezione).
Nell'ambito della gestione dei patrimoni esistono tuttavia degli aspetti meno visibili, ma nondimeno importanti, che riguardano la valutazione e la gestione finanziaria degli asset illiquidi/non quotati. In Italia la quasi totalità degli asset illiquidi nei portafogli delle famiglie italiane è rappresentata da IMMOBILI.
La ricchezza netta delle famiglie italiane è stimata valere circa 10.000 miliardi di euro. Gli asset immobiliari sono conteggiati per un controvalore di circa 6.000 miliardi di euro, mentre le disponibilità finanziarie delle famiglie contano 4.000 miliardi di euro.
Lo Stato italiano conta su un PIL di 1.700 miliardi di euro, mentre è indebitato per 2.300 miliardi di euro, presentando un rapporto debito/pil che ormai supera il 130% e che, considerando i preoccupanti dati demografici del Paese, non fa pensare per il meglio.
Qualunque colore o qualsiasi numero di stelle avranno i prossimi Governi, questi dovranno affrontare e risolvere l'annosa questione del debito, vero fardello e limite strutturale del Paese.
Sembrerebbe impensabile impostare una manovra di rientro dal debito tassando ulteriormente gli stremati REDDITI, già colpiti pesantemente da imposte dirette ed indirette, il cui scarseggiare ha annichilito la nostra domanda interna.
Come si può fare allora? Lo Stato da tempo ha un'idea:
Rientrare dal debito tassando i PATRIMONI.
E quale più ghiotta occasione di colpire un bersaglio che in Italia è IMMOBILE per definizione?
"Vabè, sai quante patrimoniali immobiliari ci sono già state tra ICI, IMU, TASI ecc"
Questa volta prima di colpire (magari anche con un forte inasprimento all'imposta di successione) lo Stato aumenterà PER LEGGE il valore degli immobili, ad oggi valorizzati con il "Regio decreto-legge del 13 aprile 1939 n. 652"
Nell'ambito della gestione dei patrimoni, ed in Italia a maggior ragione, il calcolo delle imposte immobiliari assume proporzioni forse di ben maggiore rilevanza rispetto alle variazioni giornaliere registrate dalle quotazioni mobiliari in tutto il mondo.
Quindi, oltre alla "classica" analisi riguardante il vostro patrimonio mobiliare, accertatevi di fare anche (o soprattutto?) il punto della vostra situazione immobiliare con il vostro consulente finanziario, valutando insieme le eventuali criticità e le soluzioni adottabili per la salvaguardia del vostro patrimonio.
Luca Zaffaroni
Consulente finanziario e fondatore di Moneyplan