CONSULENZA FINANZIARIA, PIANIFICAZIONE FINANZIARIA E CONSULENZA AI COMPORTAMENTI.
Il link che troverete al termine di questo mio breve scritto vi condurrà ad un interessante video nel quale il Prof. Ruggero Bertelli argomenta di come i rendimenti ottenuti dall'investitore dipendano, più che dai mercati e dal (vano) tentativo di prevedere con successo cosa accadrà nei prossimi mesi, dalla "tenuta emotiva" dell'investitore stesso.
Comportamenti finanziari corretti che è necessario tenere e ripetere per anni al fine di poter ottenere adeguati ritorni dai propri investimenti (a maggior ragione in un contesto di tassi di interesse bassi/negativi che ci accompagna ormai da inizio 2015.)
Ed ecco quindi che ogni processo di investimento inizia dalla pianificazione finanziaria della vita di un individuo/famiglia secondo i "classici" obiettivi di investimento temporalmente situati a:
- breve termine (da 1 a 3 anni)
- medio termine (da 4 a 6 anni)
- lungo termine (da 7 a 12 anni)
- lunghissimo termine (oltre i 12 anni)
Una volta definiti questi obiettivi temporali ed investito di conseguenza il patrimonio dell'investitore, un bravo consulente finanziario ha il fondamentale compito di preparare il proprio cliente a difendere il proprio patrimonio lungo il viaggio nel mondo degli investimenti.
Ma difendersi da cosa?
Da un nemico molto potente e subdolo: le emozioni dell'investitore stesso.
Tra le emozioni più pericolose, in quanto particolarmente difficili da domare e dannose per i ritorni dell'investimento, troviamo la Paura, l'Avidità, ed i figli del "senno del poi", ovvero il Rimorso ed il Rimpianto.
Anche il consulente finanziario è un essere umano, e come tale è anch'esso soggetto all'effetto delle emozioni. Ma egli ha un grande vantaggio "fisiologico" rispetto al proprio cliente: non essendo coinvolto direttamente e vivendo la situazione "esternamente", il consulente finanziario è molto meno coinvolto emotivamente e questo gli consente di essere molto più lucido, freddo e razionale.
Tre aggettivi che combattono e rispediscono l'emotività (o quantomeno ci provano) là dove dovrebbe risiedere, ovvero nel Cuore degli uomini...