In questo periodo di emergenza e di grande chiusura, le stagioni ci aiutano a rimanere sintonizzati con il nostro corpo e i suoi cambiamenti bio-ritmici, energetici e fisici. Per non dimenticarci del tempo che scorre, dell'ambiente che si modifica e rimanere ancorati alla realtà.
Il nostro corpo e i nostri bisogni fisici, insieme al ritmo circadiano giornaliero e a quello metabolico legato al lungo periodo, non è cambiato rispetto all'uomo primitivo da cui proveniamo. La nostra mente corre veloce, tanto da dimenticarsi del corpo e delle sue esigenze, ma esso non può essere dimenticato perché è la nostra dimora.
La mente che non ascolta il corpo, non ha una casa, non ha radici, non trova confini, né limiti, e così si perde. E' importante quindi rimanere in ascolto di ciò che ci comunica la nostra fisicità, portando ad essa gentilezza, attenzione e cura. Il ritmo del corpo aiuta la mente a rimanere ancorato alla realtà, a non disperdersi ne a farsi sovrastare dall'emotività.
Tutto questo ci aiuta soprattutto quando il distanziamento fisico diventa isolamento sociale e il tempo scorre monotono negli stessi spazi chiusi delle mura domestiche o di uffici vuoti. Ritorniamo allora a far respirare il corpo attraverso le sensazioni che ci suscitano le stagioni, in uno sguardo dalla finestra aperta, nel profumo dell'aria fresca, nella luminosità che muta di giorno in giorno, nella natura che cambia attorno a noi.