Newsletter #12, 2024 Casa Regis - center for culture and contemporary art versione italiana |
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Opera di Natalie Lanese, "Study 3 for Camofleur", gouache on panel |
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OPPORTUNITÀ per gli artisti: Dalla parte americana,la prossima scadenza, 31 gennaio, per lo sostegno da Community Engagement. Per artisti europei, non residenti in Italia, Maggio 31, per lo sostegno da Culture Moves Europe. |
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Casa Regis spera molto, incrociando le dita, che avremo la fortuna di lavorare nuovamente con questi sponsor nel 2024. Tuttavia, prima di anticipare eventi futuri, permettetemi di condividere con voi alcuni importanti risultati di cui siamo molto orgogliosi. |
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OSPITI, SPONSOR & GRATITUDINE |
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Presentazione degli artisti/scrittori ospitati a Casa Regis la scorsa estate. |
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Costumista finlandese che sta completando il suo Master in Costume Design: Arti dello Spettacolo e Cinema (nel dipartimento di Cinema e televisione) presso la Aalto University School of Arts, Design and Architecture di Helsinki. Concorrente in TV-reality show Project Runway 2024 in Finland. |
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Artista di collage americana, zinester, organizzatrice di @zinefesthouston e cofondatrice di @scissorsoftexas, che attualmente sta concludendo il suo Master of Education in Reading Education, Texas Woman's University. |
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Pittrice americana, artista di collage e installazioni e attualmente professoressa di Arti Visive al Cleveland Institute of Art |
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Poetessa americana e ricercatrice sull'artista barocca, Artemisia Gentileschi, attuale Inprint Fellow del MFA in Creative Writing Program presso l'Università di Houston e docente presso l'Università di Houston |
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Fotografa francese, direttrice artistica della Galleria Immix di Parigi e responsabile della comunicazione presso Halle Saint-Pierre a Parigi - un museo dedicato all'Art Brut e all'Outsider Art |
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Fotografo americano, grafico e vincitore del concorso fotografico di Casa Regis, il "5 Year Photo Marathon Contest". |
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Di passaggio a Milano, Dillon ha cercato un fotografo che esegue ancora la tecnica ottocentesca, processo della lastra bagnata al collodio, per fare realizzare il suo ritratto. Lo trovo splendido. |
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Avevamo tre sponsor importanti: |
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Suvi Hanninen ha ricevuto per un mese il finanziamento della Commissione Europea, Culture Moves Europe, attuato dal Goethe-Institut. |
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Kaitlin Rizzo ha ricevuto un mese di finanziamento da questa organizzazione no-profit con sede in California, Community Engagement, che "supporta artisti e programmi artistici che reimmaginano i nostri spazi condivisi e stimolano l'impegno sociale, l'espressione creativa e la creatività collettiva". |
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Il viaggio di Dillon Harred in Italia è stato sponsorizzato congiuntamente dalla Downtown Business Alliance di Sulphur Springs in Texas e da Casa Regis |
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GLI SPONSOR OFFRONO UN SUPPORTO PREZIOSO E NOI SIAMO TUTTI GRATI! |
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Vantarsi un po' Mentre era qui con noi in Italia, Kaitlin ha ricevuto la notizia che la sua poesia sarebbe stata pubblicata (sia on-line che cartacei) sulla prestigiosa rivista Poetry Foundation |
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Epitaph as My Mother’s Daughter By Kaitlin Rizzo There is no beach that is not my mother. There are no stars that are not unshaken disasters, no disasters that aren’t unlatched stars. Waves deploy like her fists. This is where it comes from, this rhythm of falling that breaks into less than cosmetic parts. There is no lipstick on the wind. In the air on the wind. She never hit me hard enough to break my face. We blow forward, we break forward. I’m sorry, the world makes more sense without her. Source: Poetry (July/August 2023) |
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prossima MOSTRA A Casa Regis!!! |
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Foto di Silvia Gaffurini, "Lampada della Risorsa #4" |
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THE LIMITS AND OUTERLIMITS OF LINE (I Confini e Oltre i Confini della Linea) Mostra d'Arte Contemporanea Dal 21 aprile al 26 maggio, 2024 Finissage 26 maggio, ore 15-18, 2024 Casa Regis - Centro per la Cultura e l'Arte Contemporanea ospita con orgoglio la mostra collettiva THE LIMITS AND OUTERLIMITS OF LINE (I Confini e Oltre i Confini della Linea), a cura di L. Mikelle Standbridge, in mostra dal 21 aprile al 26 maggio, 2024. Le opere abbracciano molteplici mezzi, dalla fibre art, alla Land Art, alle opere su carta, all'installazione alla performance. Utilizzando gli otto spazi espositivi e il giardino, saranno presenti artisti italiani e internazionali, con rappresentanza da Iran, Olanda, Finlandia, Cina, Stati Uniti e, naturalmente, Italia. Ogni artista, con una meditazione sul mezzo di sua scelta, è stato invitato ad affrontare quello che può essere un incontro diretto con il gesto di una linea, o un gioco di parole visivo, o un'indagine metafisica sulla definizione o conoscenza di qualsiasi cosa. Gli undici artisti che partecipano a questa mostra includono: fotografa italiana, Silvia Gaffurini; scultore cinese ma residente negli stati uniti, Zhiheng Gong; il fotografo americano Tyler Green; artista italiana istallativa/concettuale, Eleonora Gugliotta; artista multidisciplinare finlandese, Suvi Hanninen; artista tessile olandese, Anneke Klein; artista americana istallativa e pittrice, Natalie Lanese; artista italiano performativo/video e pittore, Gianluigi Maria Masucci; artista italiano performativo, Andrea Mori; pittore/collagista iraniano, Ashkan Sanei; artista italiano di Land Art, Ivano Troisi. Orari: ogni domenica dalle 15 alle 18 o su appuntamento |
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POTETE CREDERCI? Così riconoscente per il contributo di |
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Questo supporto è dedicato ad alcune nuove grondaie, alla protezione della fondazione dall'umidità, e alla sostituzione dell'intonaco dove mancante sulla facciata. In breve, salvare questo antico edificio dalla rovina. L'Associazione di Casa Regis con grande fatica e sacrificio ha contributo una cifra pari a quella della Fondazione. Se tutto va come previsto dovresti vedere qualche impalcatura questa primavera. |
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Enigma risolto: - notizie strane ed emozionanti |
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A Casa Regis ci sono dipinti incastonati e, anche se un po' sbiaditi, è ancora possibile distinguere la scena. Tuttavia, per questo dipinto non avevo idea di cosa rappresentasse. Ho pensato che forse fosse un'interpretazione liberale del Cavallo di Troia, dato che le persone erano all'interno di un cavallo (che avrei dovuto notare è in realtà un toro). Ma recentemente un visitatore molto perspicace mi ha fornito il riferimento vero e proprio alla leggenda! Marcello Valli (vicecapogruppo Fai Valdilana e Valsessera facente parte della Delegazione Fai di Biella) mi ha spiegato che si tratta del Toro di Bronzo di Phalaris Malevus: strumento di tortura proveniente dalla Magna Grecia. Ora, con questa chiave di lettura, sono riuscita a trovare su Internet diverse raffigurazioni che fanno riferimento al tiranno Falaride di Acragas (oggi, Agrigento). Noto per essere uno dei più crudeli con i suoi nemici, Falaride si affidò a questa invenzione che prevedeva un toro di bronzo nel quale veniva messa una persona viva, e poi veniva acceso un fuoco sotto il toro. L'acustica all'interno del toro era progettata per funzionare come un corno, quindi le urla della persona venivano emesse attraverso le narici del toro. |
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Quindi la domanda più grande di quella a cui fa riferimento il dipinto sarebbe: CHI avrebbe dipinto una scena del genere sulla parete del soggiorno? L'unica risposta che sono riuscita a ricavare finora parlando con la gente del posto è che la famiglia Regis era una famiglia nobile e istruita e avrebbe avuto familiarità con i riferimenti letterari dell'epoca ed era normale fare riferimento a tale. E' vero, Dante ha fatto riferimento allo strumento di tortura nella Divina Commedia, nel libro dell'Inferno. Ma comunque, continuo a non capire! www.treccani.it La leggenda è riportata da D. nella similitudine di If XXVII 7-12, senza esplicita menzione del tiranno, per far intendere come sia indistinta (al pari del muggito disumano del toro di F.) la voce dei consiglieri fraudolenti, che si confonde con il crepitio delle fiamme che li racchiudono: Come 'l bue cicilian che mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu dritto, / che l'avea temperato con sua lima, / mugghiava con la voce de l'afflitto, / sì che, con tutto che fosse di rame, / pur el parea dal dolor trafitto; / così... Le stranezze finiscono qui? Non proprio. Cercando su internet le rappresentazioni della scena, in effetti ne ho trovate diverse, ma si tratta comunque di una leggenda piuttosto oscura. Quindi sono rimasta sorpreso di scoprire come il marketing fosse già intervenuto per trarre profitto dalla scena della tortura, sotto forma di una borsa per il fine settimana! Vorrei chiamare Barbara Kruger e sapere la sua opinione sui disegni medievali degli strumenti di tortura dell'antica Grecia come tendenze della moda di oggi. |
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Grazie non solo per seguire le nostre notizie, ma per essere le nostre notizie. L. Mikelle Standbridge |
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