Oli help newsletter #2 | Aprile 2023 | Il valore del gioco |
|
|
Tempo di lettura stimato: Meno di 7 minuti o 10 minuti di investimento del tuo tempo se ti soffermi anche sulle nostre immagini che disegniamo noi di Oli help per rendere i nostri contenuti educativi di maggiore impatto! |
|
|
Ciao! Benvenuto/a nel mondo di Oli! Sia che tu sia spinto/a dalla curiosità o dalla necessità, siamo entusiasti che sia entrato/a a far parte della nostra crescente community di genitori e caregiver che hanno a cuore un futuro più inclusivo per i loro figli. Sappiamo che fare il genitore è il lavoro più gratificante del mondo, ma, ammettiamolo, a volte anche il più impegnativo. È qui che entriamo in gioco noi. Siamo qui per aiutare i molti genitori che affrontano quotidianamente le problematiche comportamentali dei propri figli. Molti bambini hanno difficoltà relazionali ed emotive che condizionano pesantemente la loro vita di ogni giorno, perché il modo in cui pensano e agiscono è differente da quello dei propri coetanei neurotipici. Eppure proprio il pensare differentemente, una volta diventati adulti, può rivelarsi un superpotere. Oli help comprende le difficoltà e le unicità di questi bambini, e per questo è in grado di migliorare sensibilmente la qualità del tempo speso in famiglia, rendendo le dinamiche di interazione tra genitori e figli più costruttive e armoniose. Stiamo sviluppando strumenti concreti per rendere più consapevoli e proattivi i genitori, per consentirgli di generare un impatto trasformativo sulle vite dei propri figli e creare le condizioni perché possano valorizzare e accrescere la loro unicità. Nel frattempo, con le nostre newsletter, ci proponiamo di metterti a disposizione evidenza scientifica in maniera chiara, semplice e comprensibile, nonché consigli pratici per aiutarti ad agire differentemente. |
|
|
La nostra seconda newsletter parla di come investire nel rapporto con i nostri figli puntando sul gioco. Il gioco ha un ruolo vitale nello sviluppo dei bambini, ma ciò che potrebbe essere nuovo per molti genitori e caregiver è la sua funzione nell'economia familiare. In questa newsletter vogliamo farti cogliere alcuni punti importanti: Il gioco dà vitalità ad adulti e bambini, ma per i bambini è di fondamentale importanza per capire ed imparare qual’è il loro ruolo e il loro posto nella società e nel mondo; Il gioco guidato dal bambino, in cui è il bambino che gestisce un'attività a scopo puramente ricreativo, è particolarmente utile per i bambini neurodiversi, in quanto migliora sia l'autostima del bambino che la relazione genitore-bambino; La nostra guida su come giocare offre indicazioni pratiche su come affrontare il gioco guidato dal bambino - riteniamo sia utile per ogni genitore e bambino; Dedicare regolarmente piccoli lassi di tempo al gioco significa investire nella relazione con il bambino, investendo nella vicinanza emotiva, fonte da cui attingere in caso di comportamenti difficili; In termini di economia familiare, è un po' come risparmiare per i giorni di pioggia o accumulare "punti premio" da spendere in un secondo momento, quando ne avrai bisogno! |
|
|
Il gioco dona vitalità a grandi e piccini, ma se è fondamentale per tutti i bambini affinché apprendano qual’è il loro ruolo e il loro posto nel mondo, è particolarmente importante per i bambini neurodiversi. Quando è stata l'ultima volta che hai giocato? Forse non lo ricordi nemmeno. Gli adulti tendono a non giocare, e se lo fanno, non è neanche lontanamente quanto sarebbe raccomandato di farlo, e cio’ naturalmente a nostro svantaggio. Non ci dilungheremo troppo sul valore del gioco per gli adulti, ma citeremo semplicemente le parole del dottor Stuart Brown dell’università di Stanford che riassumono il concetto: "L'opposto del gioco non è il lavoro, è la depressione". Per quanto sia importante per gli adulti svolgere un'attività ludica, per i bambini è assolutamente essenziale. È questo il metodo principale di apprendimento per tutti i bambini. Secondo l’Oxford Dictionary "il gioco è l’impegnarsi in un'attività per puro divertimento e svago piuttosto che per uno scopo pratico". Eppure questa definizione puo’ indurre in errore dal punto di vista psicologico, perché in realtà ogni volta che i bambini giocano, imparano a conoscere se stessi, gli altri e il mondo. A dire il vero a noi lo scopo sembra essere di fatto alquanto concreto! Dal momento in cui i bambini acquisiscono il controllo dei propri arti e del proprio corpo, iniziano a interagire fisicamente con il mondo, e questa attività e interazione diventa una forma essenziale di apprendimento e di interazione e di retroazione. Così facendo, i bambini interiorizzano le loro proprie esperienze e acquisiscono valori di base su chi sono, in quanto individui, in relazione agli altri e sul funzionamento del mondo. Forse non ve ne rendete conto, ma esistono diversi tipi di gioco. Ve ne parleremo prossimamente, ma per ora ci limiteremo a parlarti di un tipo di gioco fondamentale, in particolare per i bambini neurodiversi, ovvero il gioco in cui è il bambino che guida. |
|
|
Per gioco guidato dal bambino s’intende qualsiasi gioco che comporta una checchessia attività svolta per divertimento tra un bambino e chi si prende cura di lui (tu!). Potresti chiederti perché mai dovresti preoccuparti di questo quando hai già un mare di cose da fare e riesci a malapena a trovare il tempo per ottemperare a tutti questi obblighi, figuriamoci per giocare. In realtà questo tipo di attività è di vitale importanza per lo sviluppo psicologico del bambino, soprattutto per quanto riguarda il vostro rapporto con lui/lei. Per quelli di noi con bambini neurodiversi, che hanno più difficoltà a interagire con il mondo circostante rispetto ai bambini neurotipici, quando il gioco è guidato da loro, il nostro coinvolgimento è davvero di estrema importanza. In particolare laddove il comportamento dei nostri figli è difficile da gestire o tollerare, consciamente o inconsciamente possiamo ritrovarci a trascorrere meno tempo con loro, adottando una sorta di "percorso di minor resistenza". L'impulso a farlo è del tutto comprensibile, ma alla fine non giova al bambino. |
|
|
Come giocare Una strategia migliore consiste invece nello stabilire dei limiti di tempo, dedicandosi esclusivamente a loro (non sono ammessi fratelli o sorelle!), il più spesso possibile, impegnandoci in modo positivo in un'attività scelta da loro. Invece di allontanarci da nostro/a bambino/a, e quindi potenzialmente trasmettendo il messaggio che non è degno/a del nostro tempo, ci avviciniamo invece chiedendogli intenzionalmente di fare qualcosa di divertente insieme, dedicandogli tutta la nostra attenzione (mettere i telefoni da parte!). Quando questo viene fatto con costanza, dimostri al bambino che non solo è prezioso per te, ma anche che hai a cuore i suoi interessi e che di fatto potete davvero divertirvi insieme. Puoi introdurre questa idea magari dandogli un nomignolo giocoso, ad esempio "Il momento di… e di mamma"). Scommettiamo che a tuo/a figlio/a quest’idea piacerà! |
|
|
Prima di disperarti che sia una "cosa in più da fare" sulla tua lista, non preoccuparti: si tratterà per lo più, ma non sempre, di massimo 10-15 minuti. Quindi, magari potete sedervi insieme prima di preparare cena o mentre la pietanza è al forno, oppure, se sei abbastanza fortunato/a da avere una pausa dal lavoro, mentre tuo/a figlio/a mangia la merenda dopo la scuola. Non è necessario molto tempo perché porti frutto, è sufficiente che sia un qualcosa di affidabile e frequente. Poco tempo ma spesso. Un timer può rivelarsi utile per gestire le aspettative del bambino/a, che probabilmente ti chiederà di dedicargli sempre più tempo! E non devi sentirti in colpa se ti sembra un compito ripetitivo e che non corrisponda esattamente con la tua idea di divertimento, siamo certi che con un po’ di pratica anche questo cambierà.... Ci sono solo alcune linee guida da seguire per assicurarsi che tutto cio’ sia un successo e che i risultati attesi vengano raggiunti: Lascia che sia il bambino a scegliere a cosa giocare (senza tentativi di persuasione da parte dell'adulto, almeno all'inizio). Dedica la massima attenzione mentre giocate (lascia il telefono da parte). Non esagerare, devi essere in grado di ripetere l'esperienza... 15 minuti sono sufficienti. Rilassatevi e divertitevi. Non è necessario cercare d’insegnare nulla mentre giocate. Assicurati di non criticarlo/a o dargli istruzioni, il gioco deve essere ludico e positivo per entrambi. Non dimenticare di dirgli cosa ti è piaciuto dopo aver giocato. Ti promettiamo che, dopo un po' di pratica, apprezzerai soprattutto il tempo trascorso insieme. Pianificate e accordatevi su quando giocherete di nuovo insieme (e non mancate all’appuntamento!). Questo è quanto. |
|
|
Investire nella relazione con i nostri bambini attraverso il gioco rafforza la nostra vicinanza emotiva, fonte a cui attingere quando saremo confrontati da comportamenti difficili. Questo tipo di attività genitore-figlio non solo rafforza e migliora la visione che il bambino ha di sé, ma migliora anche la tua relazione con tuo figlio/a. In questo modo, si mettono, per così dire, più soldini nella banca delle relazioni. Pertanto, quando dovrai correggere o rimproverare il tuo bambino, avrai la fonte della vicinanza da cui attingere. Pensa a questo come a un risparmio per i giorni di pioggia o a una raccolta di punti premio da spendere in un secondo momento, quando ne avrai bisogno! Quando la maggior parte – se non tutte – le interazioni sono negative o neutre, questo costituisce un grosso freno sia per il caregiver che per il bambino (ad esempio, mettiti le scarpe, vieni a tavola per la cena, ecc.) e siamo certi di non doverti convincere che questo finisce per mettere a dura prova la relazione. Se ci pensi bene, accade lo stesso nelle relazioni tra adulti: non passeresti molto tempo con un altro adulto (collega, partner romantico, familiare o altro) se tutte le interazioni fossero negative. È un po' come una "serata di coppia" tra partner romantici. È un modo per riportare il divertimento e i sentimenti positivi nel rapporto e ricordare ciò che si ama e ci piace dell'altra persona. Il gioco guidato dai bambini è un bene anche per noi, perché ci aiuta ad essere più teneri con il bambino per un tempo definito, ma ricorrente, soprattutto in quei casi in cui i bambini hanno frequenti comportamenti frustranti e irritanti. Si tratta di momenti ludici incredibilmente benefici per lo sviluppo e la crescita emotiva del bambino. Quando lo si fa regolarmente, è incredibile constatare i meravigliosi cambiamenti che avvengono nel comportamento del bambino e nel rapporto tra genitore e bambino. Sei pronto/a a giocare? |
|
|
Se ti è piaciuta la nostra newsletter, faccelo sapere e invita un amico a iscriversi. Hai una domanda? Hai feedback da darci? Vuoi condividere un pensiero? Contattaci direttamente su info@olihelp.com. Con affetto, Il team di Oli help |
|
|
Le nostre newsletter sono scritte con il contributo dei medici del nostro team e supportate da conoscenza e ricerca scientifica. Non vogliamo di certo sostituirci ad una consulenza medica, siamo qui per metterti a disposizione informazioni utili e per aiutarti ad agire differentemente. |
|
|
|
|