"EH NON VEDREMO MAI LA PENSIONE"
"ANDREMO AL LAVORO CON LA BADANTE"
"NON SMETTEREMO MAI DI LAVORARE PERCHE' CON LA PENSIONE NON CI POTREMO PERMETTERE LA BADANTE"
Sono tra le battute più gettonate per esorcizzare l'allungamento dell'età lavorativa ma soprattutto la notevole diminuzione dell'assegno pensionistico dovuta al passaggio dal sistema previdenziale retributivo al nuovo (e sostenibile) sistema contributivo.
Si legge infatti da più parti che le pensioni del futuro ammonteranno ad un importo compreso tra il 40%/50% dell'ultimo stipendio, mettendo quindi a serio rischio il tenore di vita di milioni di futuri pensionati italiani.
Non c'è però da disperare: conoscendo per tempo ciò che ci attende, possiamo già oggi "metterci in cammino" per accumulare risorse in vista della nostra futura pensione aderendo ad un programma di PREVIDENZA COMPLEMENTARE.
Nell'infografica del Sole24ore che segue, possiamo vedere i valori indicativi legati all'accumulo delle risorse durante l'eta lavorativa, così come quelli legati al decumulo del capitale una volta andati in pensione.
Ad esempio: se volessi percepire 500 euro al mese a partire dai miei 66 anni (età di inizio pensione) fino ai miei 80 anni, dovrei disporre al termine della mia attività lavorativa di circa 78.000 euro. Molto semplicemente: prima inizio a versare denaro e meno dovrò versarne in futuro per raggiungere la cifra stabilita.
Un fondo di previdenza complementare mi consente di sfruttare mercati finanziari e gli sgavi fiscali previsti dal Governo per accrescere nel tempo il valore dei miei versamenti e raggiungere il mio obiettivo con meno sforzi economici.
Non esitate ed approfondite il tema con il vostro consulente finanziario: la risorsa più importante che avete a disposizione è il TEMPO!
Luca Zaffaroni
Consulente finanziario e fondatore di Moneyplan